‘Ala al-Aswani, La rivoluzione egiziana, tr. e cura di Paola Caridi, Feltrinelli, Milano 2011
Il più importante scrittore egiziano, storica voce di opposizione al regime di Mubarak, racconta l’Egitto oppresso, l’Egitto della dissidenza, l’Egitto della rivoluzione di piazza Tahrir. Un intero popolo capace di riprendere in mano il proprio destino con la forza della protesta democratica. “Il libro più importante dell’anno.” “The Guardian”.
Al-Aswani racconta l’Egitto che non abbiamo voluto vedere: l’Egitto della dissidenza. L’Egitto umiliato e oppresso, disperato e senza più dignità. L’Egitto che aveva deciso di fuggire, con i suoi emigranti e i suoi giovani, alla ricerca di un futuro certo e dignitoso. E racconta – poi – come un popolo, raggiunto il fondo, riesca a riscattarsi e a riguadagnare la sua fierezza.
È un paese sconosciuto ai più, quello che descrive al-Aswani, da sempre critico severissimo del regime che Hosni Mubarak voleva passare a suo figlio Gamal. Come se l’Egitto fosse un “allevamento di polli”, chiosa con disprezzo l’autore di Palazzo Yacoubian. Eppure ne aveva scritto alla luce del sole, nei numerosi articoli pubblicati dai pochi giornali d’opposizione e raccolti ora in questo libro che spiega quello che è successo prima e durante la rivoluzione del 25 gennaio, e mette in guardia da un futuro senza libertà, perché “l’unica soluzione è la democrazia”.
Categorie:T07- Libri Attualità - Books
Rispondi